Chi troppo vuole nulla stringe. Beh, non è proprio così ma ci sono andato vicino.
Questa settimana avevo intenzione di fare due sessioni fotografiche con due modelle e con una cantante.
La prima modella, la cantante di musica jpop è andata benissimo, invece, la seconda, quella a cui tenevo molto perché brava, perché si dà da fare e perché con lei posso imparare tanto, l’ho cancellata.
Il giorno prima mi ero stancato troppo e la mattina, due ore prima della sessione fotografica mi sono sentito male (nausea e mancanza di forze). A quei segni-sintomi ho preferito fermarmi e cancellare l’appuntamento che trovarmi in condizioni peggiori come è accaduto in passato.
A Milano forse direbbero che sono un “pirla” a Venezia un “coion” ma preferisco pensare a me stesso come a uno studente della vita che fa del suo meglio cercando di migliorare le proprie azioni di giorno in giorno ma spesso ricasco. Forse mi ci diverto pure. Comunque sia mi dispiace moltissimo e vado avanti.
Oggi invece mi sono sentito meglio così ho fatto due lezioni, di cui la seconda di tre ore di grammatica con intermezzi di “ambarabaccicci cocco” e biscotti al cioccolato per alzare la tensione e il glucosio nel sangue. Siamo un gruppo di sette persone tutte affiatate e con altre quattro che girano in orbita come dei satelliti che guardano dall’alto la situazione.